DIRECCIÓN O ACOMPAÑAMIENTO

 

Semana de estudio sobre acompañamiento espiritual en movimientos y nuevas comunidades – Ayudando al crecimiento humano y sobrenatural

1) Dado que la Universidad Pontificia de la Santa Cruz, organizadora de la “semana de estudio sobre el acompañamiento espiritual en los movimientos y nuevas comunidades”, es promovida y regida por la Prelatura de la Santa Cruz y el Opus Dei, a la que tiene encomendada la dirección y planificación de actividades de formación académica (art. 2 y art. 4 Estatutos PUSC);

Considerando que son numerosos los casos de abuso de poder, abuso de conciencia y abuso espiritual, surgidos en el seno de la Prelatura, contra clérigos célibes y laicos con cargos de formación y gobierno (numerarios y agregados), y que, a partir de testimonios de los sobrevivientes, se desprende que la misma organización estructural y el contenido de la formación, combinados con una práctica consolidada, son el vehículo de una cultura abusiva, que se concreta en principios y conductas que atentan contra la dignidad de la persona;
que muchos de los casos de abusos mencionados anteriormente ya han sido denunciados a las autoridades eclesiásticas y/o civiles, y los procesos relacionados han resultado en una condena o aún están pendientes de proceso (ver la denuncia de la prelatura del Opus Dei de parte de 43 auxiliares numerarios ante el Vaticano y la Congregación para la Doctrina de la Fe, en septiembre de 2021), mientras que otros muchos fueron objeto de una denuncia “interna” ante las autoridades internas de la prelatura, como los vicarios regionales o de circunscripción territorial, si no directamente al prelado oa su vicario auxiliar; que quienes han sido víctimas de estos abusos han quedado sustancialmente en el anonimato, o después de haber sido oídos sólo formalmente, no han recibido respuesta, abandonados y rechazados por la institución, hasta el punto de ser inducidos a abandonarla, perdiendo a menudo por completo la fe y la vitalidad orientación; que las propias autoridades, a las que se han dirigido las víctimas, han ejercido de esta forma un nuevo abuso de poder y de conciencia, obligando a una interpretación de los hechos ocurridos siempre encaminada a exculpar a los autores de los hechos abusivos y, en definitiva, a la institución sí mismo;
que no se puede considerar que se trate de casos únicos y aislados o esporádicos, sino de un abuso sistemático y sistémico;

2) En las particularidades del acontecimiento sobre el que queremos llamar la atención, observamos que el Opus Dei siempre se ha referido a la relación entre clérigos y laicos o entre laicos en cargos de autoridad y laicos ordinarios, con el término “dirección espiritual”, considerando este último uno de sus carismas peculiares, que tiene un significado significativamente diferente al de “acompañamiento”. En la primera, a diferencia de la segunda, se evidencia el carácter asimétrico de la relación y de la autoridad en manos de quien la dirige, con el consiguiente sometimiento del receptor en un ámbito en el que la libertad de la persona debe ser sagrada;
3) Uno de los temas del evento se refiere a la “distinción de roles entre autoridad y acompañamiento espiritual”. Es sabido, para quienes tienen experiencia de la práctica de la prelatura y de comunidades afines, que la distinción no existe en la vida concreta de los miembros de estas organizaciones. Un clérigo tiene simultáneamente un papel de gobierno dentro de una circunscripción y un papel de director espiritual hacia los fieles de la misma circunscripción. Lo que suele ocurrir es que cada miembro está obligado a compartir su privacidad con el director espiritual y que la información que da es utilizada por el gobierno para ejercer control sobre los fieles.

A la luz de estos hechos, la Coordinación pretende poner de relieve y poner en conocimiento de la opinión pública que la semana de estudio en cuestión pretende simplemente lavar la imagen de la prelatura, así como la de las realidades análogas a ella, con la complicidad de las autoridades eclesiásticas que participan, ya infructuosamente solicitadas por las víctimas para que intervengan por la justicia, y por lo tanto bien conscientes de los abusos perpetrados internamente.
ItalyChurchToo es el portavoz de la indignación y el dolor adicional causado a las víctimas por este tipo de operaciones, subrayando que una vez más nos enfrentamos a abusos de conciencia muy graves.

Settimana di Studio sull’accompagnamento spirituale nei movimenti e nuove comunità – Aiutare la crescita umana e soprannaturale

1)    Premesso che la Pontificia Università della Santa Croce, organizzatrice della “settimana di studio sull’accompagnamento spirituale nei movimenti e nuove comunità”, è promossa e governata dalla Prelatura della Santa Croce e Opus Dei, a cui è affidato l’indirizzo e la pianificazione delle attività formative accademiche (art. 2 e art. 4 Statuti PUSC);

Considerato che risultano numerosi i casi di abuso di potere, abuso di coscienza e abuso spirituale, emersi all’interno della Prelatura, a carico di chierici e di laici celibi con incarichi di formazione e di governo (numerari e aggregati), e che, dalle testimonianze dei sopravvissuti, emerge che sono la stessa organizzazione strutturale e il contenuto della formazione, unite ad una prassi consolidata, il veicolo di una cultura abusante, che si concreta in principi e condotte che violano la dignità della persona;

che, dei casi di abuso succitati, molti sono stati già denunciati alle autorità ecclesiastiche e/o alle autorità civili, e i procedimenti relativi si sono conclusi con una condanna o sono ancora in corso di causa (cfr. denuncia della prelatura dell’Opus Dei da parte di 43 numerarie ausiliari davanti al Vaticano e alla Congregazione per la Dottrina della Fede, nel settembre del 2021), mentre molti altri sono stati oggetto di una denuncia “interna”, dinanzi alle autorità interne della prelatura, quali i vicari regionali o delle circoscrizioni territoriali, se non direttamente al prelato o al suo vicario ausiliare; che coloro che sono stati vittime di questi abusi sono rimasti sostanzialmente privi di ascolto, o dopo essere stati sentiti solo formalmente, non hanno ottenuto alcuna risposta, abbandonati e rifiutati dall’istituzione, al punto da essere indotti a lasciarla, spesso perdendo completamente la fede e l’orientamento vitale; che le stesse autorità, a cui le vittime si sono rivolte, hanno esercitato in questo modo un ulteriore abuso di potere e di coscienza, forzando un’interpretazione dei fatti accaduti sempre volta a scagionare i colpevoli degli atti abusanti e, in fin dei conti, l’istituzione stessa;

che non si può ritenere che si tratti di casi singoli e isolati o sporadici, ma di un abuso sistematico e sistemico;

2)    Nello specifico dell’evento su cui si vuole portare l’attenzione, si osserva che l’Opus Dei si è da sempre riferita al rapporto tra chierico e laico o tra laico in posizione di autorità e laico comune, con il termine “direzione spirituale”, ritenendo quest’ultima un suo carisma peculiare, che ha un’accezione significativamente diversa da quella di “accompagnamento”. Nella prima, a differenza del secondo, è evidente il carattere asimmetrico della relazione e di autoritarietà in capo a chi la dirige, con conseguente soggezione del destinatario in un ambito in cui la libertà della persona dovrebbe essere sacra;

3)    Uno degli argomenti dell’evento riguarda la “distinzione di ruoli fra autorità e accompagnamento spirituale”. È risaputo, per chi ha esperienza della prassi della prelatura e delle comunità simili, che la distinzione non esiste nella vita concreta dei membri di queste organizzazioni. Un chierico ha contemporaneamente un ruolo di governo nell’ambito di una circoscrizione e un ruolo di direttore spirituale verso i fedeli della stessa circoscrizione. Ciò che accade normalmente è che ogni membro è tenuto a condividere la sua intimità con il direttore spirituale e che le informazioni che dà sono usate dal governo per esercitare il controllo sui fedeli.

Alla luce di questi fatti, il Coordinamento intende evidenziare e sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica che la settimana di studio in questione è semplicemente finalizzata a lavare l’immagine della prelatura, oltre a quella delle realtà ad essa assimilabili, con la complicità delle autorità ecclesiastiche che vi partecipano, già sollecitate senza successo dalle vittime ad intervenire per la giustizia, e quindi ben consapevoli degli abusi perpetrati all’interno.

ItalyChurchToo si fa portavoce dell’indignazione e dell’ulteriore dolore provocato alle vittime da questo genere di operazioni, sottolineando che si tratta ancora una volta di gravissimi abusi di coscienza.